Analisi tipo di due sogni da parte delle Guide [A134-sogni4]

Sogno 1 – 24/04/2012
È un giorno festivo e ci troviamo nella piazza di una città in festa. C’è un via vai continuo di persone, dettato anche dal fatto che vi è in corso una fiera che vari personaggi (per me sconosciuti: la percezione che avevo era di una “massa” indistinta di persone) stavano allestendo.

Noi, inteso come famiglia (so che c’eravamo tutti, però ricordo solo mia moglie e mia sorella) stavamo aiutando mia moglie nell’esposizione delle sue “opere” (non ricordo quali).
A un certo punto mia moglie manifesta l’esigenza di avere una bomboletta di colore spray bianco, perché deve ridipingere dei coperchi che aveva portato: ci mostra anche che aveva degli altri barattoli di colore, sempre bianco, però erano da stendere col pennello e non erano adatti alle sue esigenze.

Ci mettiamo a discutere su quale negozio andare a comperare il necessario; mia sorella mi indica un negozio fuori città che mi avrebbe obbligato a prendere un mezzo di trasporto. Dopo averle detto che intendevo cercarne uno più vicino, in città, mi sono avviato di buon passo nella calca, passando sotto i portici alla ricerca di un negozio di ferramenta. Con passo sostenuto sorpasso diverse persone e a un certo punto, vista da dietro, riconosco una di queste persone come un mio cliente di lavoro. Faccio finta di non averlo riconosciuto e lo oltrepasso accelerando ulteriormente.

Fatti solo pochi passi questo signore, un ex cacciatore, mi rivolge la parola parlando con ilarità del comportamento di amici comuni riguardo agli animali e la natura in generale. Io, affrettando il passo e senza voltarmi, gli rispondo nello stesso modo “giocoso” (non so cosa).

Fatta poca altra strada vedo in un angolo un negozio di ferramenta (nella realtà non esiste), proprio sotto allo studio del mio commercialista, che ritengo aperto perché all’interno, pur essendo giorno, vedo la luce accesa e nel frattempo mi sembra che si sia fatta sera.

Mi indirizzo verso la porta del negozio, e sento parlare una coppia di signori che ha intenzione di entrare nel negozio per comperare anche loro. Io li oltrepasso velocemente per entrare per primo per essere servito, visto che si è fatto tardi.

Entro e c’è il proprietario sopra all’ultimo piolo di una scala, intento a sistemare dei barattoli. Dall’angolo esce una signora, che suppongo essere sua moglie, la quale mi dice che non dovevo entrare perché il negozio è chiuso. Io obietto che ho visto la luce accesa e la porta aperta e per questo sono entrato.

Nel frattempo entra soltanto la signora delle due persone che ho sorpassato fuori dal negozio, e visto il saluto caloroso che le rivolge il proprietario temo che servirà prima lei di me, allora senza indugi gli dico se può vendermi quello che mi serve, cioè una bomboletta di bianco spray.

Lui mi guarda un po’ seccato, ma poi si gira, sempre da sopra la scala, prende un barattolo di vernice già iniziato e mi dice che quello sarebbe andato bene. Io gli dico che non è quello che mi serve, perché colore da stendere col pennello già ne avevamo. Per dimostrare la sua tesi prende un pennello e inizia a stendere la vernice su una superficie come dimostrazione.

Io gli dico che non può andare, perché la vernice si è già “raggrinzita” sulla superficie e oltretutto era verde. Lui mi guarda e poi mi ignora continuando a dipingere con la stessa vernice verde il soffitto facendo nel frattempo delle moine alla signora che era entrata subito dopo di me.

Io aspetto anche se sono molto seccato, perché non ho voglia di mettermi alla ricerca di un altro negozio. Mi si avvicina la signora che reputo essere la moglie del proprietario, la quale mi dice che devo avere pazienza perché quel signore si comporta sempre così. Io aspetto un altro po’ lì in piedi, sempre più seccato. Poi mi sveglio.

Sogno 2 – 01/12/2012
Sto guidando l’auto e sono da solo, sento forte l’esigenza di andare a parlare con il nostro prete che so essere a casa sua. Arrivo davanti al suo grandissimo giardino (nella realtà il giardino e la casa appartengono a un nostro conoscente e cliente, e mi ci ero recato il giorno prima per portargli un preventivo) attorno a mezzogiorno, piovigginava e quindi oltre a esserci poca visibilità i vetri della macchina erano appannati. Fermo l’auto, e lui, vestito “normalmente” era intento a tagliare e accatastare legna; quando vede l’auto fermarsi inizia a imprecare abbastanza stizzito dicendo che non aveva tempo da perdere, e quella non era certo l’ora di andare a casa di qualcuno.

Io mi irrigidisco e rimanendo sempre in auto abbasso il finestrino. A quel punto il prete mi riconosce e allora mi corre incontro scusandosi per il suo comportamento e invitandomi a scendere. Io, un po’ offeso, ingrano la marcia e parto (mi sembra che l’auto non risponda immediatamente ai miei comandi, ma non ne sono proprio sicuro) chiudendo nel frattempo, mentre mi sto avviando, il finestrino. Sento che lui da dietro mi rincorre urlando: “Sei sempre uguale, ma dove devi andare così di fretta, aspetta, vieni qui…” E lì mi sveglio.

Mi sembra evidente che i due sogni che hai portato questa sera, sono collegati. Ci sono tanti elementi tra loro comuni, e direi che le varie cose che avete detto tutti assieme sugli elementi presenti nel sogno, dal punto di vista psicanalitico possono avere tutti una loro giustezza, una loro realtà; però noi non volevamo parlarne dal punto di vista psicanalitico. Quindi mi piacerebbe che cominciassimo con te questa sera a cercare scoprire alcuni di quelli che pensi possano essere dei simboli importanti all’interno dei tuoi sogni.

D – Allora, in ogni caso c’è il nucleo di fiducia, sia per quanto riguarda il primo sogno che nel secondo. Poi, per quello che ho cercato di stabilire io, la famiglia e la fiducia con cui mi pongo verso questa persona, che poi viene disattesa. Quindi questo è il primo simbolo. Secondo simbolo evidentissimo, è quello della “fretta”, non saprei che termine dargli in concreto. Poi, vediamo un po’, ritorna la non pazienza nell’aspettare la conclusione, nel portare a termine la…

I simboli fisici

Vedi, questi non sono simboli. Sono ipotesi o conclusioni di quello che tutti voi potete avere pensato. Per simbolo si intende una rappresentazione simbolica di qualche cosa. Quindi ricordiamoci che ci sono i simboli fisici, i simboli astrali e i simboli mentali. Cerca di trovarmi dei simboli fisici presenti nei tuoi sogni ad esempio. I simboli fisici sono ricercabili dove? Nell’ambiente che il sogno presenta, nel tipo di persone che sono presenti nei sogni, direi principalmente in questo.

D – Allora, messa così mi viene in mente la superficialità, sia nel primo sogno in cui trovo quella persona...

Ritorni a quello che dicevo prima, la superficialità non è un simbolo, è una interpretazione.

D – La scala potrebbe essere un simbolo, il bianco è un simbolo fisico, il verde è un altro simbolo. Il prete, il giardino, il pennello

Il fatto che sia una vernice spray invece che a pennello ad esempio. La donna che entra nel negozio mentre l’uomo resta fuori. Qua c’è già tutta una serie di simboli che si potrebbero esaminare – che potresti, anzi, esaminare – per cercare di capire se sotto sotto ci possa essere qualche cosa. Con calma forse qualcuno lo esamineremo.

I simboli emotivi

Da come hai trascritto ed esposto i tuoi sogni, mi sembra che la parte emotiva sia molto deficitaria. Se tu dovessi trovare dei simboli emotivi all’interno del tuo sogno, cosa indicheresti?

D – Forse faccio lo stesso errore, però l’unica cosa che in qualche maniera accomuna i due sogni, è la “stizza”, se fosse un simbolo, perché sia nei confronti di mia sorella la quale mi propone una cosa non fattibile secondo me, oppure nei confronti del proprietario del negozio, come nei confronti del prete, c’è questo chiamiamolo sentimento che simboleggia il mio stato d’animo.

Certo, questa volta posso essere d’accordo con te. Voi avete trovato qualche altro simbolo di questo tipo nei sogni?

D – Chiudere il finestrino ad un certo punto.

Sì, giusto.

D – Simboleggia un rifiuto.

E anche volere lasciare fuori qualche cosa che non si vuole affrontare. Quindi è l’espressione, giustamente, di una reazione emotiva. Attraverso che cosa? Attraverso un simbolo che viene ricoperto di fisicità, appunto il finestrino. Quindi ecco che qua si può individuare, in questo semplice simbolo, il passaggio dalla fisicità all’emotività di un simbolo. E, come vedete, qua c’è già un piccolo percorso che si sta tracciando.

D – Non so, magari forse anche quando ad un certo punto dice che inizia a camminare in fretta superando tante persone di cui una diceva di conoscerla ma di averla ignorata volontariamente.

E questo è un altro punto interessante, perché simbolicamente, dal punto di vista emotivo, mi sembra sia abbastanza evidente che c’è un passaggio dalla fisicità all’emotività.

Infatti, nel modo in cui si svolge l’azione si può intravvedere il tentativo di superare queste persone, cercando di ignorarle, di non vederle il che è la stessa trasposizione del simbolo che avevamo visto in precedenza legato al finestrino, però fatto in maniera più figurata, in maniera più nascosta.

Anche se, però, scappa qualche elemento, che può indicare questo percorso. C’è n’è uno in particolare, che è importante e che tutto sommato è stato poco esaminato, ovvero il fatto che la persona che gli si accosta e che cerca di parlare con lui, era una persona che giocava a calcio. E il calcio è stato uno degli elementi della sua vita che in qualche modo gli ha provocato dei problemi, e che ha dovuto superare e per il quale forse chissà, magari emotivamente, si sente ancora adesso in colpa.

D – Potrebbe essere…

I simboli mentali

Vedete che ancora una volta abbiamo trovato un piccolo percorso fisico-astrale. Qualche altro ha qualche idea? Allora, visto che nessuno ha qualche idea, vediamo chi trova degli elementi tipicamente, marcatamente, evidentemente legati al corpo mentale.

D – Il cambiamento della luce.

Si!

D – Il non volere andare in un negozio lontano, ma voler andare in uno più vicino.

Giusto.

D – Le idee chiare su quello che voleva; la determinazione con cui voleva quelle cose.

Giusto.

D – Secondo me, anche la questione della vernice pennello/spray può nascondere qualche cosa di tipo mentale; non lo so, perché era un elemento molto rigido nel sogno. Come se ci fosse una convinzione dietro.

Il fatto è che, quando esaminate un simbolo, anche se è un simbolo prettamente fisico, non è mai soltanto un simbolo di tipo fisico, ma è sempre comunque legato al passaggio della vibrazione attraverso ai tre corpi. Quindi volendo, da un simbolo di tipo fisico, si può risalire anche alle emozioni e ai pensieri che sono collegati a esso. Quindi, comunque sia, anche dai due simboli che prima avevamo esaminato dal punto di vista fisico e astrale, in qualche modo potrebbe essere possibile riuscire a risalire anche al simbolismo mentale che completa il passaggio della vibrazione.

Prendiamo il discorso del finestrino: abbiamo detto che il finestrino è un simbolo prettamente fisico, che però esprime un’emozione, ovvero il tentativo di non affrontare, di non vedere quello che sta al di fuori del finestrino, quindi qualche cosa che l’Io si rifiuta di vedere. Cerchiamo assieme di capire quale può essere l’aggregato mentale che si porta dietro questo percorso.

D – Qualche tipo di considerazione su quello che comunque tu rifiuti, nel senso che magari posso diventare emotivamente chiuso nei confronti dell’esterno, perché penso che l’esterno o sia troppo poco rispetto a quello che desidererei io, oppure è troppo e non sono in grado di accettarlo.

D – In quel caso, forse più un atto di vendetta, perché non sono stato ascoltato: allora la reazione è che io chiudo e non ascolto te.

E come viene espressa questo tipo di reazione nel tipo di percorso che stiamo osservando?

D – Oltre a chiudere il finestrino?

No! Proprio nel percorso che stiamo esaminando, restando aderenti ai simboli che abbiamo guardato fino adesso. È semplicissima la cosa, ed è per questo che forse vi sfugge: il finestrino non si chiude da solo. Il finestrino esprime l’idea di mettere una barriera, però la barriera non si mette da sola. Deve essere messa in atto da un ragionamento, il quale fa ruotare la manovella ad esempio, per chiudere il finestrino. Ecco quindi, che questo passaggio di elementi fornisce qualche cosa che rafforza l’idea che effettivamente c’è qualche cosa che il nostro amico non vuole vedere, perché c’è il percorso completo dal fisico al mentale.

Questo potete farlo con tutti gli elementi che sono presenti nel sogno, e già questo vi può fornire molte indicazioni. Ora vi darò qualche suggerimento io.

[…] D – L’elemento dell’auto: lui cerca di andare via, accelera, ed ha la sensazione che l’auto non risponda, non si muova. A me ha colpito questa cosa, e qualora così fosse, come dovrei leggere questo simbolo?

Dunque esaminiamo questo elemento, molto interessante, brava. Abbiamo la parte fisica del simbolo, l’automobile. Abbiamo la parte astrale emotiva del nostro personaggio del sogno, individuabile nel fatto che cerca di scappare via, il che suggerisce la presenza di una reazione emotiva. Abbiamo una parte ancora emotiva, doppiamente emotiva in questa simbologia, che è la sensazione che la macchina non risponda. In tutto questo ci manca, però, la parte mentale. Quale può essere? Pensateci un attimo.

D – Un dubbio forse, se andare o no per davvero.

Certamente, brava. La parte mentale è data dai pensieri che tutta questa situazione di impotenza fanno nascere nella persona che cerca di andare via con la macchina. E che sotto, sotto fanno reagire l’Io sul pensiero se davvero vuole non affrontare la cosa o se magari non sarebbe meglio che l’affrontasse.

Ricordate che l’Io ha le due spinte al suo interno: quella negativa dell’incomprensione ma anche quella positiva che proviene dalle comprensioni acquisite. Ed entrambe spingono e si manifestano all’interno dell’Io. Questo sta a significare che il nostro amico sta cercando di nascondersi qualche cosa che non vuole osservare, e che interiormente, è sottoposto a due spinte contrastanti, una che vorrebbe portarlo a scappare di fronte alla situazione per non affrontarla, e un’altra che, tutto sommato, sarebbe anche disposta a premere sul freno per osservarla meglio una volta per tutte. Ci siamo?

Questa ipotesi è corroborata da alcuni altri elementi del sogno. C’è un simbolo fisico molto interessante, ovvero la scala. La scala può avere diversi significati come sapete, ma quelli che più comunemente vengono attribuiti alla scala, tralasciando la simbologia sessuale che sottolineerebbe Freud, sono legati al fatto che la scala viene usata per arrivare più in alto, quindi potrebbe essere il simbolo di un percorso per migliorare se stessi.

In questo uso del simbolo della scala, sembrerebbe poter ravvisare il fatto che il nostro amico vede un’altra persona che è un gradino più avanti di lui. Tanto è vero che è sui primi pioli della scala, e questo può già essere un’indicazione di qualche cosa che può esserci, sotto traccia, in tutto questo sogno.

Poi considerate un altro fattore importante (anche se non so se andrò avanti su questa cosa perché sarebbe meglio che la scopriste da soli): la vernice, prima bianca e poi verde. Perché questo cambiamento di colore, che significato simbolico ha? Nell’ottica in cui stiamo osservando, potrebbe essere collegato alla sensazione del nostro sognatore di essere in qualche maniera inferiore alla persona che si trova nella scala. Potrebbe essere anche ambivalente, ovvero un maestro che gli indica la direzione, oppure una persona che gli provoca dei problemi di competitività.

D – Però lui ha l’impressione che questa persona sulla scala non abbia capito niente, non è che lo vede come un maestro, anzi, ha sbagliato vernice, sbaglia colore.

Quindi potrebbe essere che lo vede come una persona che è ingiustamente più in alto di lui ad esempio, ma non dimentichiamoci, però, che nel sogno esiste la condensazione di più elementi in un unico simbolo. Quindi potrebbe essere benissimo che, come simbolo, la persona sulla scala possieda entrambi i requisiti.

D – Ci potrebbe essere anche un altro elemento secondo me, che la scala nella mente di chi ha fatto il sogno ha un ruolo importantissimo, perché la usa spesso lui.

Non soltanto, ma c’è un altro elemento importantissimo che ci ricollega alla partenza che abbiamo fatto questa sera; ovvero la sua maggiore difficoltà a fare le scale, derivante dai suoi problemi all’anca.

Però, ci stavamo chiedendo che significato hanno i colori, il bianco e il verde. Simbolicamente in base agli archetipi comuni che tutti voi avete, il bianco è il colore dell’illuminazione, della purezza, dell’elevazione verso uno stato più puro interiormente. Mentre il verde, specialmente un verde chiaro come hai detto tu, è un simbolo a volte di serenità, a volte di tentativo graduale di avvicinarsi al bianco ad esempio. Quindi potrebbero essere interpretati come due passaggi diversi tra come tu ti senti e come vorresti essere.

E questo dato è colmo secondo me, sia di simbolismo astrale sia di simbolismo mentale. Il simbolismo fisico l’avevamo già visto, il simbolismo astrale evidentemente è dato dalla connotazione positiva che può essere data al bianco, e quella meno positiva che può essere data al verde; quella mentale è data da un elemento inaspettato, ovvero il fatto che con il passare del tempo, mentre il proprietario del negozio dà queste pennellate, il colore passa dal bianco al verde, e non soltanto, ma mentre il bianco resta liscio il verde si screpola. Questo mentalmente cosa potrebbe significare come simbolo; che tu stai osservando te stesso e non ti vedi ancora in una condizione interiore tale da essere sempre liscio, sempre aderente, sempre a buoni livelli, ma noti che in te ci sono delle crepe.

D – Questo senz’altro.

E questo provoca una reazione generale all’interno del sogno per cui tu a un certo punto, verso la fine, cerchi di – come si può dire – di modificare tutto il sogno andandotene via. Il che significa che ancora una volta arrivato davanti alle crepe del verde, hai lo stesso percorso simbolico manifestato quando cerchi di evitare le persone o quando, nell’altro sogno, cerchi di chiudere il finestrino e di scappare con l’automobile: sembra proprio che ci sia qualche cosa che tu non vuoi vedere e che il tuo Io fa fatica ad accettare.

D – Può essere sì.

Il problema è andare a vedere cos’è che non vuoi andare a vedere. Però mi sembra che di elementi sui quali potresti ragionare ce ne siano tanti.

[…] D – Le persone che vediamo fuori dal negozio che sono assieme, le possiamo vedere come un unico aspetto, cioè maschile e femminile dal punto di vista simbolico, per cui lui ha scelto un approccio più femminile, sempre per rimanere negli archetipi, ha un certo tipo di sensibilità che crea una via preferenziale, e un aspetto invece più maschile rimane fuori.

Mi sembra più improbabile, perché se fossero due aspetti dello stesso simbolo, sarebbero entrati tutte e due, e uno solo avrebbe agito, però l’altro sarebbe stato presente comunque. Vista così invece, sembra che uno non abbia poca o nessuna importanza.

D – Avevo fatto anch’io questa associazione, e avevo legato il fatto che nel negozio sia entrata soltanto la parte femminile, l’avevo associata al fatto che nella mia vita la figura femminile è stata più presente rispetto a quello maschile. Quindi per questo lei è entrata con me nel negozio.

Sì, potrebbe starci anche questo, però diciamo che risulta ininfluente all’interno della ricerca che stiamo facendo: è un dato di fatto reale sul quale, però, non potremmo osservare poi molto di utile per il percorso che stiamo cercando di fare.

La presenza degli archetipi transitori

Potremo esaminare il sogno anche attraverso ai vari simboli, ai vari archetipi transitori a cui il nostro amico è collegato, e che sono quelli a cui siete collegati un po’ tutti voi, però sono talmente semplici, talmente evidenti che non so se sia il caso di farlo, se non al limite per farveli notare. Allora: c’è presente la famiglia, c’è presente il lavoro, c’è presente la religione, e ci sono presenti le sue origini contadine. Quindi come vedete sono presenti quattro archetipi transitori principali che hanno influito su questo sogno, e dai quali sono stati estratti i simboli che hanno permesso all’Io di costruire, mascherare, trasformare il sogno nella maniera in cui è arrivato alla coscienza del nostro amico.

[…] Allora vediamo, la vernice spray. Consideriamo da dove è partita, chi è che gli ha chiesto la vernice spray?

D – La moglie.

Cosa può simboleggiare allora.

D – Qualche cosa che serve magari al rapporto con lei.

Giusto. Ovvero l’impressione che la moglie gli chieda qualche cosa di particolare, di diverso da quello che gli dà comunemente. E questo qualche cosa che gli dà, è simboleggiato dall’idea della vernice spray. Ma perché la vernice spray. Perché è qualche cosa che agli occhi delle loro elaborazioni mentali è più aereo, più impalpabile, più evoluto rispetto al semplice pennello.

[…] Ed è, inoltre, qualche cosa che galleggia nell’aria. Ecco, così, che abbiamo trovato un altro elemento che ti può fornire delle indicazioni per vedere che cosa stai cercando di non affrontare.

[…] D – Allora, giusto per capire, supponiamo di recuperare da un sogno un simbolo, fisico, astrale e mentale, dal simbolo fisico, devo poi comunque risalire alla parte astrale e mentale.

Sì, puoi riuscire a farlo, sì.

D – Mentre se recupero un simbolo che sia prettamente mentale, devo comunque risalire alla parte astrale e fisica.

Si! Perché è l’unico modo in cui puoi seguirne il percorso.

D – Ok. Comunque tutte le componenti.

Certamente, anche perché, in questo modo vedi la trasformazione da un corpo all’altro del simbolo. E magari questa trasformazione ti può dare qualche indicazione.

D – Il fatto che in tutte e due i sogni, su uno arriva la sera e stanno chiudendo il negozio, e l’altro arriva a mezzogiorno e, in ogni caso, il prete sta chiudendo anche lui tra virgolette; cosa può simboleggiare questo?

Mah, qua senza andare a cercare nella simbologia così come la intendiamo noi, basta un’interpretazione psicanalitica abbastanza semplice: questi elementi simboleggiano il fatto che la sua vita sta andando avanti verso la fine e, quindi, è ora che si decida a fare qualche cosa. Vi è, quindi, la parte di comprensione dell’Io, che cerca di suggerirgli simbolicamente: “guarda che la giornata è quasi arrivata alla fine e quindi datti da fare perché altrimenti, poi, non hai più il tempo per farlo”. Vedete quante cose si riescono a trarre da così pochi elementi, e non le ho dette tutte!

[…] D – Onestamente, con questa massa di dati, che ho apprezzato tantissimo, però il quadro generale sfugge sempre di più, si fa sempre più buio purtroppo. Comunque, un indirizzo di come trovare la cosa nascosta che mi sfugge; quindi vorrei, che ne so, qualche indirizzo più preciso su cosa non voglio vedere.

D – Sarebbe stato meglio se l’avessi chiesto tu, comunque…

Sì! Ma non osereste mai chiedere apertamente: trovereste sempre dei mezzucci subdoli per cercare di farci dire qualche cosa di più, tranelli nei quali noi non cadremo mai ovviamente, a meno che proprio non sia indispensabile indirizzarvi più precisamente.

Direi che quello che ti interessava di più in tutta questa scelta nel tipo di somatismo, è quello che è venuto a galla in qualche modo ultimamente, ovvero la percezione più precisa del fatto che tu tendi a essere impetuoso nel fare le cose, anche oltre a quella che può essere la necessità del momento.

E hai fatto giustamente questo collegamento, che potrebbe essere un collegamento giusto. Però ti sei fermato li. Ti sei fermato lì e hai pensato: “Però, in fondo, a me, tutto questo non mi crea un grande problema”. Posso dirti che effettivamente non ti crea un grande problema perché in gran parte è l’espressione del tuo carattere.

D – No!

Sta zitto aspetta. Il punto che ti disturba quello che devi capire, che tu devi arrivare a comprendere non risiede nel fatto che tu debba modificare il tuo comportamento dato che a te non crea problemi. Il punto potrebbe essere, invece, che tu non ti rendi conto quanto e fino a che punto il tuo agire possa creare problemi agli altri, e il fatto che tu non ne tenga conto.

D – Oh, bello, grazie, questo è importante si, si!

Pensa al rapporto con tuo figlio e osserva con attenzione.

D – È vero, è vero, mi ci riconosco in pieno in questo.

Bene, devo dire colpito e affondato. Però stai ancora nuotando, io spero che sia tu stesso ad affondarti, perché sarebbe la cosa migliore.

D – Te ne ringrazio davvero.

D – Allora, dopo quello che è stato detto, mi sembra sia abbastanza chiaro che un sogno dia tantissimi simboli, però su tantissimi argomenti. Cioè, chiaramente i sogni che sono stati portati, non si riferiscono soltanto a questo argomento qua, l’impetuosità, ma a tantissime altre cose.

Certamente, però sono tutte collegate tra di loro. Il discorso dell’impetuosità risalta nel secondo sogno quando vorrebbe andare fuori tempo al momento sbagliato a parlare con il prete; è applicato alla chiusura del finestrino; è applicato al tentativo di sfuggire con la macchina; è applicato ad andare nel negozio; è applicato al protestare perché vuole essere servito prima lui; è applicato al desiderio di diventare bianco invece di essere verde; è applicato al muoversi di corsa tra la gente per cercare di fare presto; è applicato all’osservazione della parte calcistica della sua vita in cui questa impetuosità era forse il momento più acuto di espressione. Come vedi, sono tutti elementi che concorrono a dare un quadro dello stesso tipo di elemento. Certamente, poi, il sogno è più complesso, e vi sono altri elementi che traspaiono, questo sì.

Però, se riusciste prima a osservare voi stessi, attraverso le parole associate, oppure a una prima analisi veloce dei vostri sogni, a trovare un elemento comune che sembra vi colpisca in modo particolare, allora voi potreste usare questo elemento che vi interessa o vi colpisce in modo particolare, per trovare la sua presenza all’interno di tutti gli elementi del sogno, quindi a seguire tutto il percorso delle vibrazioni che da questo elemento provengono, in maniera da cercare di capire intanto quel particolare elemento; può essere un punto di inizio per capire qualche cosa di più ampio su voi stessi.

D – Quindi, praticamente, ogni sogno in realtà, ha un elemento predominante su cui indirizzarsi.

Certo. Altrimenti non avrebbe nessuna necessità di esistere.

D – Magari si può riproporre per più sogni lo stesso elemento predominante.

Come è successo nel caso che abbiamo esaminato, ad esempio.

D – Ecco, ma in questi casi, ci sono modi diversi per affrontare lo stesso tipo di tema dominante, oppure può esserci un’evoluzione?

Questa è una domanda interessante, persino intelligente direi perché, effettivamente, può esserci un’evoluzione. Però, quando c’è un’evoluzione, nel momento in cui si mette a posto qualche tassello di comprensione ci sarà un cambiamento di richieste da parte dell’akasico, quindi un diverso modo di rapportarsi con l’eventuale problema scatenante all’interno del sogno.

D – Però, se nel primo sogno, il signore sopra alla scala prosegue imperterrito a mostrargli che a suo parere la cosa così doveva essere fatta, nel secondo, visto che nel primo forse non si era capito, il prete glielo urla proprio. Questo può essere considerato come una evoluzione in termini di un maggiore tentativo di chiarezza di andare al punto della questione?

Mah, direi che simbolicamente lo interpreterei come un tentativo della parte dovuta alla comprensione dell’Io, che cerca di imporre il fatto che deve fare qualche cosa; non è più un suggerimento, ma un gridare “oh, svegliati!”.

D – Comunque questo è un modo più incisivo, più evoluto.

D – Ipoteticamente, se avesse fatto tre sogni, in cui nel primo andava a cercare la vernice in un negozio di ferramenta, nel secondo andava a cercare il prosciutto cotto in una salumeria e gli davano il crudo, in un altro andava a cercare la racchetta da tennis e gli davano un pallone da rugby, cioè quindi, in una situazione di questo tipo, magari c’è un unico elemento che cambia, ma tutto il resto sembra rimanere lo stesso, in questo caso non siamo in presenza di una sorta di evoluzione, siamo in presenza di un richiamo.

Certamente, siamo alla presenza solamente di un cambiamento di simboli.

D – Se invece nell’ultimo sogno dovesse trovare ciò che effettivamente va a cercare, allora sì.

Certamente. Se poi, alla fine del sogno, il proprietario del negozio gli mettesse in mano la bomboletta spray, questo vorrebbe dire che simbolicamente si sta avviando verso quel raggiungimento. E naturalmente, per fare vedere che è vero, nel prossimo sogno riceverà una bomboletta spray in mano; però non fatevi travisare da questo, perché potrebbe senz’altro essere, con buona probabilità, un tentativo dell’Io di fare vedere che è stato bravo, e che è riuscito a ottenere un suo passaggio superiore.

D – Ma un momento, un momento, perché a questo punto, questo che hai detto va contro a tutto quello che ho pensato fino a questo momento; l’Io, può condizionare nel profondo questa esigenza? Perché come la metti, sembrerebbe che l’Io riesca a camuffare la vera esigenza profonda, e non credo sia possibile.

Certamente che riesce a camuffarla, certamente, altrimenti non userebbe i simboli. I simboli sono usati appositamente per camuffare.

D – Ma allora, la vera esigenza, in questa maniera, si allontanerebbe del tutto…

Non è vero che si allontanerebbe del tutto perché l’esigenza ci sarebbe comunque: con questo sogno, volutamente ottimistico da parte dell’Io, l’esigenza sarebbe presente ma sarebbe soddisfatta, nel sogno quanto meno. Il fatto è che si tratta di una soddisfazione illusoria all’interno del sogno. Quando la comprensione sarà raggiunta, non sarà il sogno che cambierà, ma sarà il tuo modo di rapportarti con l’esterno. Ecco perché è così necessario vivere la vita: perché attraverso il diverso modo di reagire di fronte a situazioni che creavano problemi, ci si trova davanti alla facilità di osservare e di comprendere che abbiamo acquisito qualche dato di comprensione che prima non avevamo; tanto è vero che adesso riusciamo a comportarci in maniera diversa da come facevamo prima.

C’è, comunque sia, il bisogno dell’esperienza che è quella che per prima dà con più sicurezza la certezza del raggiungimento di una comprensione. Mentre un sogno, per bello che sia, non dà con certezza assoluta il raggiungimento di comprensione, ma soltanto una ipotesi da parte dell’Io, di un raggiungimento forse reale, forse illusorio, ed è difficile da comprendere fino in fondo quanta sia la sua realtà o quanto sia la sua illusione.

D – Un’altra domanda; allora, sto pensando a questa cosa, che nel primo sogno va alla ricerca di una cosa che, anche se solo apparentemente in realtà, gli viene richiesto dalla moglie, anche se abbiamo capito che è un obiettivo anche suo. Nel secondo sogno lui ha solo una sensazione, una necessità di dovere parlare con una persona; perché questa differenza?

Eh, questa è una parte che non volevo toccare, perché complica ulteriormente le cose; vediamo se posso dirvela in modo semplice. Come avevamo già ricordato prima nelle meccaniche dei sogni c’è il processo di condensazione, ovvero la rappresentazione, per esempio di più persone in un’unica persona all’interno del sogno.

Il secondo sogno usa un meccanismo diverso, che è esattamente l’opposto del primo, ovvero rappresenta la stessa persona con due persone diverse. Per il simbolismo del sogno, lui è sia la persona che cerca di sfuggire con la macchina, sia l’altra persona, che dapprima riluttante, dopo gli corre dietro per cercare di aiutarlo a comprendere. Come se le due pulsioni interne dell’Io, fossero entrate in collisione tra di loro e cercassero ognuna di sopraffare l’altra, per avere la meglio in questa specie di illusoria battaglia che stanno combattendo all’interno del nostro amico. Una sorta di romanzo fantasy, in cui viene riproposta l’eterna battaglia tra il bene e il male all’interno dell’individuo.

D – Però apre una serie di scenari completamente diversi.

Era per quello che preferivo non affrontarlo, perché complica troppo le cose, e va anche parecchio oltre a quello che…

D – Posso, quindi, dire che quando questo ipotetico prete gli dice sei sempre lo stesso non cambi mai, è se stesso che se lo dice; il fatto che è sempre così e non cambia mai, sente l’esigenza di cambiare ma l’incapacità di farlo, forse.

Certo, certo. Tra l’altro è curioso perché il rimprovero, o l’accusa o la constatazione, da parte del prete, in realtà è asettica perché non da nessun elemento per capire di cosa sta parlando, lascia praticamente il pallino a lui che è il solo che può veramente comprendere quello che lo riguarda.

Anche qua c’è una simbologia che è interessante da osservare. Nel secondo sogno viene usato l’archetipo del prete per simboleggiare la parte buona di se stesso; infatti cosa sta facendo: sta lavorando nel suo giardino. E questo, simbolicamente, significa che la parte “buona” nel nostro sognatore sta cercando di creare qualche cosa di nuovo qualche cosa di bello. Scifo

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Catia Belacchi

Sono sorti moltissimi elementi di analisi.
Mi sembra complesso tener conto, per ogni simbolo, delle sue componenti fisica, astrale e mentale.
Al momento mi sfugge cosa ci sarebbe di diverso dalla interpretazione psicanalitica.
Alla fine dell’analisi non si giunge alla stessa conclusione?

Leonardo

Grazie

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