Vediamo, a questo punto, di fare un po’ di ordine in quanto abbiamo detto fino a questo momento, in maniera da schiarirvi le idee e da non dare adito a possibili errate interpretazioni.
Per far questo stabiliremo dei punti fermi, a partire dai quali svilupperemo il nostro riepilogo senza mancare, quando sarà il caso, di procedere ad ampliare e completare particolari concetti e meccaniche.
1. La vibrazione prima
Tutta la Realtà del Cosmo, nelle sue varie componenti materiali, prende consistenza e forma grazie alla Vibrazione Prima che comunica le “direttive” di formazione del Cosmo attraverso le vibrazioni che la compongono e che inducono le varie materie al movimento.
Il movimento delle varie materie risponde alle sollecitazioni ricevute inducendo a sua volta vibrazioni di risposta che portano all’aggregazione delle varie materie secondo le loro caratteristiche di base, fornendo alla materia dei vari piani l’impulso necessario alla diversificazione delle forme e alla determinazione delle qualità e delle caratteristiche peculiari di ogni forma. Di conseguenza si può affermare che tutto il Cosmo è creato, formato, differenziato e pervaso da vibrazioni, ovvero dal movimento.
Questo ci permette di affermare che, nella concezione cosmologica che vi proponiamo, la vibrazione è la componente indispensabile per l’esistenza e la strutturazione del Cosmo, un sistema chiuso, ma non per questo immobile, in quanto, al suo interno, è in continuo movimento.
2. La comunicazione
Affinché il Cosmo risulti un’entità compatta che mantenga la sua integrità e le sue caratteristiche e, di conseguenza, abbia la possibilità di esistere senza frantumarsi e disperdersi come materia indifferenziata pur essendo formato da materie molto diverse tra di loro per peculiarità sui relativi piani di esistenza, diventa necessario e indispensabile che le vibrazioni che lo attraversano possano essere percepite, recepite e adattate da ogni materia che ne subisce l’influenza creatrice.
È necessario, quindi, che la vibrazione (sia la Vibrazione Prima che le vibrazioni che da essa vengono generate) abbia la possibilità di comunicare a ogni materia le informazioni adatte alla creazione e alla stabilità dell’intero Cosmo.
Questo ci porta ad affermare che la caratteristica più importante affinché l’opera della Vibrazione possa adempiere al suo scopo (ovvero la formazione, la creazione e la stabilità del Cosmo) è costituita dalla comunicazione, senza la quale, in realtà, non è possibile l’esistenza di alcun tipo di evoluzione, dal momento che, altrimenti, le varie materie avrebbero un’esistenza isolata l’una dall’altra, mentre soltanto la completa interazione delle materie permette il variare di ciò che contiene il Cosmo in maniera organica e conseguente, secondo le leggi di causa ed effetto e di conservazione dell’energia all’interno dell’intera struttura cosmica.
Da questi ragionamenti consegue l’affermazione che l’intero Cosmo è fondato in primo luogo sulla vibrazione (ovvero il movimento) e, in secondo luogo, sulla comunicazione tra le varie materie in cui si è andato strutturando.
3. Le condizioni per la comunicazione
Affinché possa esistere un qualsiasi tipo di comunicazione, sono necessari alcuni presupposti dai quali non si può prescindere, apparentemente ovvi e banali, ma che, comunque, è bene evidenziare vista la tendenza tipica dell’essere umano di mettere da parte ciò che considera ovvio e banale per restare affascinato e legato all’originale e inconsueto per quanto ciò possa, come spesso accade, essere assurdo o estremamente privo di presupposti logici e razionali:
– la comunicazione può essere attuata solamente se contiene delle informazioni che possono essere comunicate.
– deve, necessariamente, esistere una fonte che emetta le informazioni e, di conseguenza, permetta e favorisca la comunicazione.
– vi deve essere, altrettanto necessariamente, la presenza di un soggetto che riceva, elabori e adoperi le informazioni che vengono comunicate, ovvero un “percipiente”, senza il quale le informazioni non avrebbero né ragione né necessità di esistere.
È evidente che la fonte delle informazioni atte a sviluppare nella sua totalità il Cosmo non può essere che la vibrazione (sia la Vibrazione Prima che quelle che da essa sono generate) in quanto è il fattore principe che si trova in maniera continuativa a contatto con tutta la materia dell’intero Cosmo.
È altrettanto evidente che il “percipiente” non può essere altro che la globalità della materia di tutti i piani che le vibrazioni attraversano nel loro percorso vivificatore del Cosmo.
Non meno evidente è il fatto che le informazioni, date le diverse caratteristiche di ricezione tipiche di ogni materia che costituisce il Cosmo, devono poter venire decodificate da ogni materia secondo le proprie possibilità al fine di poter essere messe in atto all’interno di ogni piano di esistenza.
L’insieme di vibrazione, comunicazione e informazione dà vita a quella che abbiamo definito “Vibrazione simbolica” o “simbolo”, quest’ultimo termine da non confondersi con la concezione corrente di simbolo, solitamente strettamente riferita alla comunicazione linguistica e, quindi, alla comunicazione tra esseri viventi. In realtà la “vibrazione simbolica” comunica costantemente con tutta la materia e, di conseguenza, con tutte le forme presenti nel Cosmo.
4. Ogni corpo possiede un suo linguaggio particolare
Come ormai sappiamo da lungo tempo, la materia di ogni piano possiede proprietà e caratteristiche peculiari e diverse da quella degli altri piani di esistenza. Soffermando la nostra attenzione sul microcosmo umano, ricordo che consideriamo come tale l’insieme costituito da corpo fisico, corpo astrale, corpo mentale e corpo akasico, sappiamo che ognuno di questi corpi è costituito da materie con sue particolarità uniche. Altrettanto unica, di conseguenza, è il tipo di comunicazione che mette in atto ogni corpo transitorio dell’individuo, al punto che si può tranquillamente affermare che ognuno di questi corpi possiede un suo linguaggio particolare.
In quest’ottica possiamo immaginare il sentire come il linguaggio dell’akasico, il pensiero come il linguaggio del corpo mentale, l’emozione come quello del corpo astrale e l’azione/reazione come quello del corpo fisico.
Indubbiamente sono quattro tipi di linguaggi molto diversi tra di loro e non facilmente correlabili. Sarebbe come correlare senza punti di riferimento comuni i geroglifici egiziani, i pittogrammi cinesi, il cuneiforme e l’inglese. Per garantire, quindi, la possibilità di comunicazione tra queste differenti materie è indispensabile trovare un elemento che fornisca la possibilità di tradurre le informazioni da un linguaggio all’altro, insomma, una specie di Stele di Rosetta del Cosmo.
Questo elemento è la vibrazione simbolica, la quale fornisce gli elementi in una forma di base recepibile da qualsiasi materia essa attraversi, una sorta di “linguaggio macchina” universale.
Per aiutare le varie materie a operare la ricezione, vi è uno strumento particolare e indispensabile: l’insieme degli Archetipi Permanenti, i quali si può pensare immaginificamente che costituiscano una sorta di Dizionario della Vibrazione Simbolica, sempre attivo e costantemente presente, il quale accompagna la vibrazione simbolica fornendo alle materie dei corpi transitori un supporto che fornisce loro la possibilità di avere un punto di partenza sul quale operare la decodifica delle vibrazioni simboliche secondo le qualità e le possibilità dei linguaggi tipici di ogni corpo. Scifo