D – Quello che mi era stato detto riguardava l’equilibrio dei miei tre corpi, sostenendo che in sostanza in me il corpo mentale la faceva da padrone e che il «fanalino di coda» era invece il mio corpo fisico.
Era stato anche aggiunto al discorso il fatto che alla mia età (dato che sono ancora giovane) sarebbe stato più ovvio che fosse stato invece il fisico a spadroneggiare. La domanda che mi sorge spontanea è: cosa s’intende con “vivere dando più peso al corpo fisico”? Vorrebbe dire dare più libero sfogo per esempio, ai meri impulsi sessuali? Ma questo non significherebbe dare spago all’Io?
È chiaro che il fattore età fisiologica non è irrilevante nell’uso che l’individuo fa, nel tempo, dei suoi corpi transitori: senza dubbio, per restare sul tema della sessualità, le reazioni e le spinte sessuali del corpo fisico sono ben diversi nel bambino, nell’uomo, nell’anziano.
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Non bisogna, però, fare l’errore di considerare la sessualità un elemento principalmente fisico nell’essere umano, perché non è affatto così: la componente astrale e quella mentale ricoprono pesantemente le normali reazioni fisiologiche del corpo fisico, l’Io le modifica e le adatta a quelle che ritiene essere le sue priorità, le sue urgenze.
Sulle reazioni fisiologiche interviene pure la spinta della coscienza che usa, magari, la sessualità dell’individuo per spingerlo verso esperienze che ritiene gli possano essere utili. Ancora: sulla sessualità hanno una forte ricaduta i giudizi bene/male stabiliti dagli archetipi transitori all’interno del tipo di ambiente e società in cui ci si trova a vivere.
Tutto questo sembra, apparentemente contraddire l’affermazione che in età giovane è il corpo fisico a spadroneggiare, ma non è così: infatti è dall’adolescenza fin verso i 45/50 anni che le richieste fisiologiche legate alla sessualità possiedono una forza particolare che le rendono il substrato stessa della vita e dei comportamenti dell’essere umano, e gli altri elementi sfruttano questo stimoli preminenti proprio in quanto preminenti.
Tornando alla tua domanda, certamente non bisogna dare libero sfogo ai meri impulsi sessuali (questo può accadere solo se non si tiene presente la presenza degli altri e dei loro diritti). Io direi, ma il discorso sarebbe molto più lungo, che la frase nasceva dalla constatazione che troppo spesso non tenete in debito conto l’influenza che il vostro corpo ha nello sviluppo delle vostre esperienze ed era un’esortazione ad avere di voi una visione più completa di tutte le vostre componenti, altrimenti la vostra visione non ha la possibilità di essere davvero realistica.
In quanto al dare «spago all’Io» ricordate che dovete lasciare comunque un certo spazio di movimento, altrimenti create un blocco e non avviate una possibilità di comprensione. È importante, ovviamente, avere un certo controllo, ma non fare di questo controllo un super poliziotto che inibisce le possibilità di esperienza. Georgei
Argomento chiaro
“avere di voi una visione più completa di tutte le vostre componenti” e con visione credo si intenda anche tenere in considerazione.
Per quanto riguarda il fare esperienza, colgo con favore lo spirito e lo condivido; vorrei però segnalare che anche quella di avere un super poliziotto è pur sempre un’esperienza.