Il rapporto tra i fantasmi vibratori e il vostro cervello è molto importante, perché questi fantasmi vibratori sono dei vortici di energia che vengono alimentati dalla spinta che vi è nell’akasico, e poi anche dalle risposte che provengono dal piano fisico, le quali possono continuare a far girare questo fantasma vibratorio oppure, un po’ alla volta, scioglierlo.
Ora, il fatto che il fantasma vibratorio giri all’interno del corpo astrale, cosa provoca? Se voi avete un fantasma vibratorio che circola all’interno del vostro corpo astrale, tutta la materia del corpo astrale subisce questa vibrazione, chiaramente: tutto il corpo è interessato in qualche maniera a questo movimento interno, un po’ come quando voi avete mal di stomaco e tutto il resto del corpo fisico risente di questo dolore.
Ora qua si parla di vibrazione che è in movimento, e se una vibrazione è in movimento cosa fa? Fa vibrare (magari mano a mano che si allontana dal nucleo del fantasma vibratorio più lentamente) anche la materia di tutto il vostro corpo astrale.
Questo cosa significa? Significa che l’energia astrale resta turbolenta per quel corpo, perché continua il movimento e non ha momenti di pausa, e non soltanto ma, in qualche modo, subisce una rotazione che è attirata verso il centro del gorgo, viene quindi tenuta compatta in se stessa.
Questo significa che il vostro corpo astrale diventa più rigido; diventando più rigido, diventa più difficoltoso per le energie riuscire a passare e tendono sempre a subire l’azione di questo vortice energetico.
Questo significa che ciò che proviene dal vostro akasico e cerca di arrivare sul piano fisico viene contrastato da questo vortice creando delle difficoltà a quello che è l’organo principe (ma non il solo) attraverso il quale arrivano i dettami del corpo akasico, ovvero il vostro cervello.
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Questo significa che ciò provoca quei momenti di stasi cerebrale, quei momenti d’incapacità ad agire, quei momenti di difficoltà a far le cose di tutti i giorni e persino, a volte, di trovare le parole giuste da dire quando si parla.
Quando questo accade, può essere un sintomo di stanchezza fisica, certamente, ma molte volte alle spalle c’è anche un qualche vortice astrale, un qualche fantasma astrale che perturba le energie e che impedisce un corretto fluire sia delle vibrazioni akasiche sia di quelle mentali.
Così le vibrazioni mentali arrivano magari nel modo giusto, ma ecco che il cervello, ad esempio, non riesce più a ragionare nella maniera giusta, o per lo meno ragiona nella maniera giusta soltanto in certi settori mentre in altri, invece, ragiona in maniera completamente sbagliata.
Questo significa ancora che se vi è questo ingorgo di energia, dovuto al fantasma o ai fantasmi all’interno del vostro corpo astrale, la materia del vostro corpo astrale resta in qualche modo costretta entro certo limiti, perché è sottomessa a questi movimenti, e questo cosa può portare come conseguenza? Porta come conseguenza che l’atmosfera astrale, l’ambiente astrale vengono diminuiti e il corpo astrale non può estendere la portata della sua atmosfera fin dove potrebbe farlo.
D – Come una specie di contrazione…
Giusto, una contrazione astrale: se voi foste dei veggenti e riusciste a vedere il corpo astrale di una persona, vedreste che, in queste condizioni, risulta molto meno espanso, molto più compatto di quello di una persona che è astralmente o mentalmente priva di fantasmi vibratori, e quindi riesce ad espandersi nella maniera migliore possibile.
Questo cosa provoca? Provoca delle conseguenze nei rapporti con gli altri, perché nel momento in cui avete il corpo astrale contratto, non riuscite più ad andare incontro al corpo astrale dell’altro e a fondervi con esso, ma restate chiusi in voi stessi, più difficilmente penetrabili; ecco, quindi, che magari vi scivola addosso la sofferenza dell’altro perché siete talmente presi da questo vostro fantasma interiore, da questo gorgo di energie interiori, che la sofferenza degli altri non riesce a trovare nessun punto per farsi sentire da voi.
D – Non è solo una ridotta percezione del cervello, è anche una difficoltà di rapporti sul piano astrale?
Certamente, anzi direi non soltanto come dicevi tu, ma direi addirittura che la ridotta percezione del cervello non è la causa principale ma soltanto una conseguenza…
D – Tutto questo secondo me andrebbe bene nel momento in cui il cervello ragionasse, cioè se il cervello ragionasse allora sarebbe così, direi che però il cervello è un emanatore di corrente e basta…
Infatti il cervello non ragiona, il cervello riceve, e il blocco cerebrale di cui parlavamo è perché riceve male.
Cosa riceve il cervello? Il cervello riceve delle vibrazioni decodificate che arrivano dal corpo mentale, passano all’astrale per arrivare alla materia fisica; il compito del cervello principalmente è anche quello di decodificare queste energie e renderle presentabili sul piano fisico. Nel momento in cui non riesce a farlo ecco che il cervello sembra funzionare male, o dare degli input sbagliati, o portare a delle azioni o dei comportamenti sbagliati, ma non è il cervello in se stesso il problema, il problema certamente sta a monte.
D – Da quel che mi risulta personalmente potrei pensare che il fantasma ha un’oscillazione diciamo durante il giorno, in determinati periodi come intensità, non è sempre…
Certamente, direi di sì ma il perché non te lo chiedi? Se esiste questo vortice di energia all’interno del corpo astrale, come mai il fantasma non è sempre presente allo stesso modo?
D – Ma perché, forse, incontra anche le altre atmosfere, quelle delle altre persone, è nell’ambiente e quindi…
È semplicissima la risposta: voi ricordate lo schema che vi abbiamo fornito; immaginiamo che quello schema invece di essere così grande sia limitato al corpo astrale, e che quel circolo che avevamo immaginato che andava dall’akasico al piano fisico sia il circolo del fantasma vibratorio all’interno del corpo astrale. Ora queste energie del fantasma vibratorio che girano all’interno del corpo astrale non sono immobili, giusto?
Siccome girano, mi sembra lapalissiano che siano in movimento; essendo in movimento interagiscono di volta in volta con parti diverse del corpo astrale e con materie diverse del corpo astrale; ecco quindi che, a seconda delle materie che incontrano e con cui interagiscono, vi è questa alternanza, questa ciclicità anche del presentarsi alla coscienza dell’individuo incarnato dei problemi che nascono dal fantasma della mente, dal fantasma vibratorio. Capite?
D – Non molto… potremmo fare un esempio con un desiderio banale diciamo, che uno ha questo fantasma vibratorio, perché è lontano dalla persona amata però nel momento in cui passa davanti a una pasticceria e viene preso dal desiderio di un dolce, il fantasma della persona amata si affievolisce perché sopraffatto dall’altro desiderio…
Certamente la nascita di un altro desiderio, di un’altra richiesta da parte dell’akasico, può, in qualche maniera, mettere da parte il fantasma vibratorio. Noi stavamo parlando di un fantasma vibratorio unico e, chiaramente, le cose non sono così semplici, ma semplifichiamo per farvi capire, altrimenti andreste tutti fuori di testa.
Il fatto che questo fantasma vibratorio all’interno del corpo astrale non sia sempre presente alla consapevolezza fisica, in continuazione, alla stessa maniera e con la stessa intensità, deriva dal fatto, come ho detto, che si muove all’interno del corpo astrale venendo a contatto di volta in volta con materie diverse del corpo astrale. Cosa accade?
Accade che facendo un quarto di giro, ad esempio, venga a contatto con la materia di un sottopiano (i sottopiani di un piano sono sette, ndr) (che so io, è messo in moto dal piacere di vedere gli animali), fa un altro quarto di giro e arriva nella parte di materia del corpo astrale che viene messa in moto dalla raccolta di francobolli, certamente reagisce diversamente a ognuno di questi stimoli perché alcuni gli interessano altri no, ecco perché a seconda di questo movimento rotatorio si combina con queste vibrazioni diverse con cui viene a contatto ed è più o meno presente alla coscienza dell’individuo. È molto semplificato il discorso, chiaramente.
[…] D – Si può introdurre il concetto di “idee fisse”?
Quando si tratta di un fantasma all’interno del corpo mentale può anche accadere che il fantasma sia – come si può dire – circoscritto in una determinata area per esempio, ruoti in una determinata area soltanto. Cosa accade, allora?
Accade che la vibrazione interessa soltanto una particolare porzione di materia del corpo mentale e se in questa particolare porzione del corpo mentale viene elaborato un concetto di qualche tipo è facile che questo concetto diventi un’idea fissa. E qua si potrebbe fare il collegamento con le varie malattie mentali, perché molte volte accadono cose di questo genere. Però non mi sembra il caso di andarci a occupare anche di psichiatria, anche se magari voi ne avreste anche bisogno qualche volta!
D – L’altra volta avevi anche detto che più una persona è evoluta più ha fantasmi mentali o astrali, ma non sono ancora più imprigionati?
No, non sono ancora più imprigionati per il semplice motivo che le materie che formano i corpi astrale e mentale dell’individuo molto evoluto sono diverse dalle altre.
Cioè l’individuo di evoluzione media ha un 30% diciamo di materia astrale pesante, un 30% di materia astrale media e un 40% di materia astrale sottile.
Io uso adesso una semplicissima vita di poco conto che io ho vissuto alcune decine di millenni fa all’interno di Atlantide… (e non mi venite a chiedere niente di Atlantide). Quello che voglio sottolineare è il fatto noi non siamo più così come ci “costruiamo” per venire a parlare con voi ma siamo soltanto, appunto, delle ricostruzioni volontarie di come siamo stati un tempo.
[…] D – A proposito del fantasma vibratorio tu hai detto che ha dei momenti di maggiore o minore intensità. Quando arriva questa minore forza e interagisce in quell’attimo l’esperienza fisica giusta, è lì che si può spostare il baricentro?
Il suo baricentro si sposta nel momento in cui vi è la risposta giusta dall’esperienza. Nel momento in cui vi è il comportamento giusto e i dati giusti che provengono dall’esperienza tornano verso il corpo akasico, in quel momento in parte, se non del tutto, il fantasma mentale si scioglie o cambia il suo baricentro, si sposta.
D – Ma io pensavo che avendo minore intensità… questo mi faceva pensare che fosse più facilmente vulnerabile…
Ma la minore intensità non esiste, in realtà. Diciamo che l’intensità è sempre quella, per avere una minore intensità bisogna che cominci a sciogliersi, anche se può essere avvertito in maniera meno intensa, quello sì.
Però è soltanto una questione di percezione da parte dell’individuo incarnato: quante volte accade che voi abbiate un fantasma, un problema interiore che circola dentro di voi, e questo vi assilla per dei giorni, poi magari per due ore siete attratti da qualcos’altro che prende un’importanza preminente per cui vi è un canale preferenziale da parte del corpo akasico verso questo tipo di esperienza e il fantasma sembra tacere? Ma “sembra” soltanto perché, in realtà, continua ad agire solo che è sovrastato da altre vibrazioni che attutiscono un po’ i colpi del fantasma mentale.
D – Ma gli elementi che si elaborano nel dopo-morte, se non portano nuova evoluzione, che funzione hanno?
Diciamo che è giusta l’immagine che ha dato il nostro simpaticissimo F. nel corso della discussione, ovvero quella delle scatolette in cui si mettono i vari pezzi. Diciamo che quando l’individuo è consapevole, ad esempio, sul piano mentale ed ha la possibilità di andare a indagare sulle cose conosciute per cercare di ampliare la propria conoscenza, questi dati di conoscenza vengono immagazzinati in una “scatoletta” (che poi non è altro che la sala d’attesa dell’akasico) in attesa di essere poi usati non tanto per comprendere, perché non sono dati usati per comprendere, quanto per avere i mezzi per comprendere quello che sta succedendo nel corso dell’incarnazione successiva. Perché ciò che fa comprendere non sono i dati, ma è ciò che fornisce gli elementi per mettere assieme tutti i dati e arrivare alla comprensione da parte del corpo akasico. Cioè, in ultima analisi, l’esperienza.
D – Quindi tutte le incomprensioni provocano reazioni.
L’esempio più evidente è quella dello psicosomatismo.
D – Per cui a livello fisico reagisce sempre e comunque, al di là del livello evolutivo che si possiede.
Certamente. Le incomprensioni non sono classificate all’interno del corpo akasico come incomprensioni della prima incarnazione, della seconda incarnazione, sono incomprensioni punto e basta…
D – Il fatto che i corpi inferiori siano strutturati con certa materia e non con altra può limitare le possibilità di comprensione?
Può accadere che vi sia un tipo di comprensione che non è possibile da raggiungere nel corso di quella determinata vita perché i corpi non sono strutturati in maniera tale da permettere di fare quel tipo di esperienza.
D – E a livello fisico cosa succede?
Succede semplicemente che quel tipo di esperienza si evita, non porta conseguenze di alcun tipo… non porta, d’altra parte, neanche dati di alcun tipo al corpo akasico perché è un tipo di esperienza che non può essere compresa nel corso di quella incarnazione.
D – Nel dopo morte i fantasmi che sono ancora in vita, sono sempre mantenuti in vita dal corpo akasico?
Certamente perché comunque il corpo akasico continua a inviare le richieste.
D – E la consapevolezza delle comprensioni che abbiamo fatto è quella che man mano scioglie i gusci e quindi fa svanire questi fantasmi su necessità del corpo akasico.
Allora: abbiamo questa incomprensione, questo guscio astrale che gira su stesso all’interno del corpo astrale di un individuo che ha abbandonato il piano fisico, che cosa difficile da dirsi e anche da pensarsi: fatto sta che non abbiamo più il corpo fisico. Ora cosa succede (ricordate il famoso schema a cui dobbiamo ancora una volta fare riferimento)?
Succede che il circolo continua a esserci, però questa volta va da corpo astrale ad akasico, e da akasico a corpo astrale, non vi è più la proiezione verso l’esterno, quindi l’impulso modificatorio proveniente dall’esperienza sul piano fisico non vi è più, questo circolo continua e vi è tuttalpiù l’impulso modificatorio proveniente dalla materia astrale che è il punto di ritorno verso l’akasico delle energie.
Però, non bastando a fornire dati nuovi (abbiamo detto che non vi può essere aggiunta di comprensione) la materia astrale circostante questo ciclo di energia non ha la capacità di modificare questo circolo, quindi il fantasma vibratorio continua a girare su se stesso.
Mentre gira, il corpo akasico continua ad attrarre a sé quegli ultimi elementi che ancora stava attraendo dall’esperienza fatta sul piano fisico, giusto? Se queste vibrazioni portano nuovi dati utili al corpo akasico ecco che il fantasma si può anche sciogliere, ma se non li portano il fantasma astrale permane.
Ora voi vi siete chiesti oggi: ma se questo fantasma astrale permane e non si scioglie, cosa succede?
Vediamo di radunare un attimo le idee in modo da ragionare con calma.
Ricorderete senz’altro (lasciatemi essere ottimista!) che abbiamo sempre detto che al momento dell’abbandono nel piano fisico, un po’ alla volta l’individuo si spoglia di tutti i corpi che possiede… e qua c’è già una piccola parentesi perché c’è una cosina che non avete capito, che non vi ricordate o a cui non avete pensato.
Così come per quello che riguarda l’allacciamento dei corpi inferiori non è che vi è subito l’allacciamento fisico, dopo sette anni comincia l’astrale, dopo sette anni comincia il mentale, ricordate la suddivisione? Abbiamo detto che cominciano tutti assieme, però è il completamento dell’allacciamento che avviene entro un determinato lasso di tempo.
Allo stesso modo nel momento in cui l’individuo muore e quindi perde il corpo fisico, contemporaneamente incomincia già a staccare anche gli altri corpi: non è che uno lascia il corpo fisico poi dopo lascia il corpo astrale, poi dopo lascia il corpo mentale, no: comincia a staccare tutti i corpi, e i tempi e le modalità con cui lo fa sono diverse.
Allora cosa accade? Accade che, diciamo così, l’attenzione di una individualità da questi corpi inferiori, un po’ alla volta, si sposta a mano a mano che tutti i processi di comprensione, di esame della vita si completano, e si ritira da questa materia lasciando il corpo inferiore; prima lascia il corpo fisico, adesso arriva al corpo astrale e un po’ alla volta si ritira anche da tutto il corpo astrale e passa al corpo mentale… cosa succede allora? Succede che il corpo astrale si dovrebbe sciogliere, giusto? Perché non essendo più tenuto insieme dalla forza aggregante delle richieste del corpo akasico, la materia si dovrebbe sciogliere.
In realtà non si scioglie, non si può sciogliere (per lo meno non si può sciogliere subito) perché il movimento del fantasma vibratorio è un movimento che è stato impresso dall’akasico, quindi ha una certa consonanza con le vibrazioni dell’akasico, e questa consonanza che ancora continua ad avere un certo effetto sulla vibrazione del fantasma vibratorio fa sì che continui a vibrare e a tenerlo in vita in qualche maniera; questo dà la spiegazione di quelli che sono detti i “gusci astrali” o le cosiddette “larve”.
Sono quelle creature che popolano, in parte, il piano astrale e che sono mosse non da volontà propria ma da questo fantasma astrale, questa richiesta di comprensione staccatasi ormai dal corpo akasico ma che ancora ha una certa risonanza, che possiede una certa vibrazione e tende a trovare una risposta proveniente dal piano fisico; ecco, quindi, che tende ad avvicinarsi a quei corpi fisici che hanno quel tipo di possibilità nell’aver una risposta.
Ecco perché noi vi diciamo che nessuno può fare il malocchio o una cosa del genere, perché il malocchio, se ci pensate bene non è altro che un fantasma vibratorio astrale in cui si imprime, in teoria, con una certa volontà, un determinato desiderio di nuocere a qualcuno.
Ora questo desiderio di nuocere a qualcuno impresso a forza nella materia astrale da un individuo, per poter agire sull’altra persona bisogna che trovi consonanza (noterete che torniamo a rivedere cose che erano rimaste incomprensibili anni e anni fa, ma ora con questi nuovi elementi si comprendono di più nella loro meccanica). E ricordate che noi dicevamo che se voi non avete nulla che possa essere attaccato da queste vibrazioni esterne, nulla che consoni con queste vibrazioni esterne, nulla vi può attaccare, nessun mago, nessuna fattucchiera, nessuna entità vi può fare nulla.
D – Ma il fantasma è sempre attaccato al corpo akasico che lo alimenta, o si autoalimenta fino a sciogliersi?
No, si autoalimentano fino a sciogliersi, fino a quando la materia perde il suo movimento d’inerzia e deve sciogliersi a meno che la sua vita non venga un pochino prolungata dal desiderio di qualcuno che lo utilizza, così come viene anche prolungato dalla persona che lo riceve e che in qualche modo alimenta questa vibrazione.
D – Allora è in quel caso lì che il guscio astrale, potrebbe anche manifestarsi sul piano fisico con passi…
No, quando succede qualcosa del genere non si tratta quasi mai di gusci astrali: i gusci astrali non possono manifestarsi, non sono vivi e con una volontà propria; tuttalpiù può accadere che l’individuo che ha qualche particolare proprietà, o qualche particolare caratteristica esprima attraverso scariche di energia questa sensazione di essere oppresso da un guscio astrale o da una larva astrale.
D – Quali sono le conseguenze per l’entità sul piano astrale per esempio di un fantasma vibratorio, nel dopo morte?
Nessuna conseguenza diversa da quella che gli poteva procurare in vita.
D – Io pensavo che dal momento che il piano astrale è molto più plasmabile come condizione di materia, il fantasma avrebbe dovuto provocargli delle illusioni molto più reali…
Appunto come dicevo: nulla di più di quello che gli provoca quando l’individuo è vivo, soltanto che per provocare una illusione nell’individuo vivo si trova di fronte a una materia abbastanza rigida, difficilmente manipolabile mentre, invece, se si trova sul piano astrale, svincolato dal corpo fisico, chiaramente ha a disposizione della materia astrale che è molto manipolabile ed ecco che allora possono nascere gli inferni, i paradisi, i purgatori e chi più ne ha più ne metta.
D – E questo problema va avanti finché il fantasma astrale si dissolve…
Finché il corpo akasico non ritira la sua attenzione da quel corpo, fino a quando il corpo astrale non si scioglie…
D – Scusa un’ultima domanda: quindi tutti noi ci portiamo dietro nel dopo morte alcuni fantasmi.
Certo, quindi datevi da fare finché siete vivi. Scifo
Argomento interessante, che tratta molti punti.
Nell’insieme chiaro ma abbastanza complesso..
Convengo nella complessità delle sfumature descritte: i meccanismi che stanno alla base della formazione dei fantasmi vibratori, dei gusci astrali credo di averli abbastanza chiari.
Importante il tema del guscio astrale, spiega molto bene cosa accade al corpo astrale quando abbandona il corpo fisico.
Interessante anche la prima parte sul rapporto tra fantasma vibratorio, corpo astrale e cervello.