Bisogna non cadere nell’errore di concepire il corpo mentale come il caput mundi dell’individuo incarnato, come il corpo inferiore più importante tra quelli che l’individuo possiede, perché non è così.
Certamente il corpo mentale ha una grande importanza, in quanto senza il corpo mentale tutti voi non riuscireste a ragionare – non con questo che sempre ragioniate! – tuttavia se non vi fosse il corpo mentale certamente nessuno di voi riuscirebbe mai a ragionare!
Però bisogna tener conto del fatto che il corpo mentale basa i suoi ragionamenti, i suoi processi deduttivi e cognitivi, sugli elementi che vengono a lui dall’esperienza vissuta dall’individuo all’interno del piano fisico. Quindi, se il corpo mentale non avesse le sensazioni del corpo fisico e le emozioni e i desideri del corpo astrale, certamente non avrebbe gli elementi sui quali fondare i propri ragionamenti.
Voi direte: «Ma al corpo mentale arrivano, però, le spinte dal corpo della coscienza: potrebbero bastare queste per indurre il corpo mentale a produrre dei ragionamenti», giusto?
Certamente, in teoria potrebbe essere così, ma soltanto in teoria perché anche il corpo della coscienza, a sua volta, riceve di ritorno dal corpo fisico, dal corpo astrale, dal corpo mentale gli elementi tratti dalla vita all’interno del piano fisico per acquisire il sentire, e ciò che poi rimanda al corpo mentale arriva al corpo mentale attraverso questi elementi conosciuti, quindi sempre in dipendenza di questo flusso di informazioni che passa attraverso i corpi inferiori.
Non vi è, in questo anello di vibrazioni che passano attraverso i corpi inferiori dell’uomo incarnato, nessuna parte che sia più importante o meno importante: tutte sono importanti allo stesso modo e tutte sono dotate, tra di loro, di una certa sincronicità, ovvero lavorano praticamente contemporaneamente sui dati che entrano in circolo all’interno dell’individuo.
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Prima di lasciare altri al mio posto, volevo chiarire un concetto che non vorrei fosse arrivato alle persone nuove creando confusioni, ovvero il discorso dell’ampiezza dei corpi dell’individuo.
L’ampiezza del corpo fisico e del suo ambiente è evidente, è evidentissima.
Per quello che riguarda, invece, il corpo astrale, avete detto che l’ambiente del corpo astrale è molto più grande in quanto la materia astrale che compone quel corpo è molto più numerosa, giusto?
Beh, avete detto una fesseria: perché, certamente, la materia astrale che compone il corpo astrale dell’individuo è molto più numerosa, come quantità di unità elementare, di quella che compone il corpo fisico, questo senza dubbio. Però lo spazio che occupa è inferiore, in linea di massima, in quanto ogni particella astrale è molto più piccola della particella fisica, giusto?
Quindi, pur essendo molte di più le particelle, le unità elementari astrali del corpo astrale, questo corpo astrale (se voi poteste vederlo nella sua interezza come se fosse materia solida) non è molto più grande di quello che è il vostro corpo fisico. Lo stesso vale, per analogia, per quello che riguarda il corpo mentale.
Dov’è che allora vi è questa espansione, per quello che riguarda il corpo astrale o il corpo mentale rispetto a quello fisico? Nel fatto che le vibrazioni astrali hanno una forza maggiore rispetto a quelle fisiche, quindi si proiettano in una sfera più ampia rispetto a quelle fisiche e, quindi, vi è un ambiente, un’atmosfera astrale maggiore, ma non dipendente dal numero di particelle elementari che compongono il corpo fisico, bensì è in dipendenza delle vibrazioni che vengono emesse da quel tipo particolare di materia. Scifo
Molto interessanti le informazioni sull’ampiezza dei corpi.
Grazie a Scifo e al curatore del sito
L’affermazione secondo cui “il corpo mentale basa i suoi ragionamenti, i suoi processi deduttivi e cognitivi, sugli elementi che vengono a lui dall’esperienza vissuta dall’individuo all’interno del piano fisico”, credo che sia una semplificazione riduzionistica.
Ricordo, seppur vagamente, alcune esercitazioni matematiche che con la realtà fisica avevano assai poco a che spartire; vedasi ad es. i logaritmi o altre corbellerie del genere.
Esistono poi la capacità di astrazione, quella induttiva, la fantasia, che parimenti poco c’azzeccano con la realtà fisica.
Probabilmente lo scopo del post era un altro piuttosto che quello di discettare sul corpo mentale tout court.
L’ampiezza diversa dei corpi mi riporta ad una esperienza: di fronte ad un problema o ad un evento critico che si deve affrontare, quale ad es. un esame, una visita medica, ecc., finché è solo sul piano mentale sembra immenso; lo stesso dicasi sul piano emotivo, poi, alla fine, quando lo affronti concretamente, si ridimensiona.
Il fenomeno dell’ansia anticipatoria non me lo sto inventando certo io.
Il meccanismo vale anche per l’innamoramento.
Argomento chiaro. L’unità tra coscienza e suoi veicoli è iscimdibile, noi siamo dei Centri. Di Coscienza e d’Espressione
Letto
Grazie!