Criteri per scegliere la propria via spirituale 4
Chi legge quanto ho detto fino a questo punto, figli, potrebbe restare non dico sconvolto ma, quanto meno, perplesso. Ho provato a mettermi, per un attimo nei panni di uno di voi che vi trovate a percorrere i sentieri del giardino degli incanti e ho incontrato la stessa perplessità, mista, come spesso accade, alle reazioni di un Io che vede sfuggirgli dalle mani ciò che credeva di poter afferrare con estrema facilità.
Mi sembra di sentir dire – il peggior detrattore del paranormale non è uno dei tanti esseri umani che promuovono crociate contro l’irrazionale ma, addirittura, qualcuno che si manifesta in ambito medianico e che è sottinteso essere un’entità ultrafisica… è quasi ridicola la cosa!».
Eppure, miei cari, se avete compreso il senso più ampio del nostro venirvi a parlare non potete non esservi resi conto che non può essere che così: il nostro intento principale è, e resta, negli anni, quello di aiutarvi a diventare degli uomini liberi.
Ma non liberi da ciò che voi vivete come catene, come condizionamenti o costrizioni e che sono conseguenza ineluttabile del vostro essere immersi nella vita fisica, bensì liberi di quella libertà, unica vera e imprescindibile, la quale non può che appartenere al vostro più intimo sentire.
Che libertà possiede mai l’uomo ricco o potente che può fare ciò che vuole, togliersi qualunque capriccio, possedere i più rari oggetti preziosi, se nella sua interiorità non è libero dai propri limiti che gli impongono di desiderare situazioni e proprietà che condizionano il suo modo di essere?
L’uomo libero, così come noi lo intendiamo,
– è l’uomo consapevole dei propri veri bisogni e dei propri effettivi limiti;
– è l’uomo che conosce se stesso al di là delle maschere, talvolta rese necessarie dai fatti della vita, che indossa nel suo quotidiano rapportarsi agli altri esseri;
– è l’uomo che osserva se stesso e gli altri non attraverso il filtro di ciò che l’illusione gli propone, ma cercando di far fruttare i doni che possiede per natura, primi fra tutti la capacità di essere razionale, di pensare in maniera logica, di affrontare la realtà sforzandosi di essere realista senza, per questo, rinunciare ad avere fede e a provare amore e trasporto per chi gli sta accanto.
E per riuscire nel nostro scopo, figli e fratelli, dobbiamo necessariamente indicarvi in continuazione le illusioni in cui tendete a immergervi, per cercare di aiutarvi a far sì che non andiate smarriti in mezzo agli incanti, perdendo di vista il senso della vita che state vivendo e che rappresenta il compito e l’esame principale che vi devono guidare verso una coscienza più responsabile e più completa.
– Certamente, senza alcuna ombra di dubbio, affermiamo che è possibile che avvengano dei fenomeni che coinvolgono energie in parte diverse da quelle che operano sul piano fisico;
– certamente, senza alcuna ombra di dubbio, vi diciamo che è possibile che delle entità disincarnate riescano a comunicare con gli individui appartenenti al piano fisico;
– certamente, senza alcuna ombra di dubbio, esistono qualità peculiari di alcune persone che danno vita a fenomeni di telepatia, chiarudienza, veggenza, precognizione e quant’altro la casistica dell’insolito, nei secoli, ha presentato.
Tuttavia affermiamo anche che si tratta di casi eccezionali, non della norma e che molto spesso (quand’anche non si tratti di consapevole malafede) è il desiderio stesso della persona di essere qualche cosa di diverso da quello che è, che la porta a accettare cose comuni come fatti meravigliosi o sprazzi delle sue elaborazioni inconsce come fenomeni ultraterreni.
Ma, ahimè, miei cari figli, non basta essere in possesso di un mazzo di tarocchi per essere in grado di divinare il futuro di una persona, così come non basta voler costruire un grattacielo per essere davvero in grado di farlo!
A chi si avvia lungo i sentieri ammaliatori del paranormale noi non possiamo che rivolgere sempre parole di cautela perché sappiamo bene che tanti sono i rischi che egli corre, ed è per questo che, così spesso negli anni, abbiamo consigliato e consiglieremo ancora di essere cauti e di non perdere di vista quel minimo di logica e di razionalità che, da sola, può essere sufficiente a non cadere negli inganni degli incanti.
Io non vi voglio fare discorsi complicati, questa volta, ma voglio solo pregarvi di osservare attentamente questi pretesi artefici di cose arcane, e di osservarli mettendo da parte il velo del supposto meraviglioso per esaminarli come semplici esseri umani. Così facendo vi accorgerete subito che buona parte di costoro sono degli impossibili portatori di doni ultrafisici perché vedrete quanto spesso la loro cupidigia li spinge, quanto spesso tendono la mano agli altri senza ritirarla fino a che non viene riempita di offerte, quanto spesso giocano sui sentimenti, i bisogni e le tristezze altrui per ottenere dei vantaggi che, se non sempre sono materiali, quanto meno vanno a gratificare ed esaltare il loro Io!
Fuggite, figli e fratelli, da chi si fa pagare o trae guadagno dalle sue presunte capacità paranormali, perché, in questo caso, significa che, senza alcun dubbio, non possiede la levatura morale che la possa rendere degna di produrre buoni frutti attraverso le sue supposte capacità.
Osservate se sono pronti ad erigersi a «primadonna» e, anche in questo caso, siate consapevoli che chi ha un vero contatto consapevole con forze arcane non può non essere umile di fronte al mistero che lo coinvolge; questa è la differenza tra la cosiddetta magia bianca e magia nera: la differenza è data dall’intenzione di colui che usa le proprie capacità, e fenomeni meravigliosi, anche reali, prodotti da chi non li sostiene con il proprio candore interiore, non possono che produrre negatività e finire col creare sofferenza.
Fuggite da costoro non appena si proclamano grandi iniziati, illuminati, maestri, avatar, perché queste sono qualità che non si possono proclamare ma che si manifestano da sole nel comportamento che l’individuo tiene. Se bastasse dichiararsi maestri per diventarlo il mondo sarebbe composto di tanti maestri e di nessun discepolo!
Allontanatevi senza esitazione da colui che esalta le proprie capacità e loda se stesso perché dove non c’è misura e saggezza non vi è che sterilità di effetti e nessun fenomeno apparentemente miracoloso ha, da solo, il potere di nobilitare la meschinità interiore o di rendere migliore un essere umano.
Incominciate da questo punto di vista, amici miei, in qualità di esseri liberi dai preconcetti e dai pregiudizi, ma anche dalla sudditanza psicologica che può nascere dall’idea che un altro sia meglio di voi perché sembra possedere più di voi e in grado di fare più di voi.
Pensate al Cristo, figli nostri: i discepoli lo chiamavano maestro, non era lui ad imporsi come tale; i miracoli che produceva erano tali non per stupire o per acquisire vantaggi ma per lenire la sofferenza; non in suo nome compiva gli incanti, ma nel nome dell’assoluto perché sapeva che essi non gli appartenevano personalmente; non gioielli o denaro portava in dono alla gente, ma moltiplicava il pane e i pesci per saziare la loro fame.
Restate con il cuore incantato dall’amore anche per il più fallace degli uomini, ma con la mente libera da quegli incanti che vi potrebbero mettere in catene, e rammentate che se riuscirete ad essere degli uomini liberi scoprirete davvero le mille meraviglie che il giardino incantato nasconde non già negli angoli più spettacolari, bensì negli anfratti più semplici, dove soltanto chi vuole conoscere tutta la realtà, e non soltanto ciò che appaga il suo Io, può riuscire ad entrare. Baba
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Il finale è motivo di grande riflessione per me che non sono affatto libero dagli appagamenti.
Grazie! Molto stimolante
Grazie.
Indicazioni semplici, di puro buon senso, ma quanto mai opportune
Grazie.