Volere e potere: i miracoli [A176]
Volere è potere ed Eterno Presente [A175]
[Segue da A174] Ecco che, gradatamente e inevitabilmente, stiamo finendo con lo sconfinare nella prospettiva fornita dall’insegnamento filosofico. Il Cosmo, come abbiamo detto ormai più e più volte, tende a mantenere intatto il suo equilibrio energetico e vibrazionale, operando al suo interno in maniera da riequilibrare quelle porzioni della sua Realtà che i vari processi dinamici che operano al suo interno, localmente e momentaneamente, rendono squilibrati.
Volere è potere, visto dal punto di vista dell’Io [A174]
Una delle frasi più adoperate dai sostenitori del libero arbitrio dell’uomo e della sua possibilità di mettere in atto la propria forza di volontà per avere una qualche forma di potere sulla realtà in cui si trova a essere immerso è «Volere è potere» o, nella versione latina «Niente è difficile per colui che vuole».
Chi mette in atto la volontà? [A173-pot9]
(Segue A173) Poste queste basi generali, forse anche un po’ banali e ripetitive ma, secondo me, necessariamente da tenere sempre in evidenza, dal momento che esse forniscono gli elementi essenziali per comprendere veramente i discorsi che stiamo facendo, ritorniamo al concetto di volontà.
Il legame tra archetipo transitorio e permanente [A172-pot8]
Il fatto di aver voluto collegare il concetto di potere con quello di volontà ha reso necessario dover chiarire meglio quest’ultima, magari cercando di osservarla ancora una volta, come abbiamo fatto in precedenza per altri termini – con riferimento agli ultimi argomenti trattati e, in particolare, a quanto abbiamo detto a proposito sia degli Archetipi Permanenti che di quelli Transitori.
L’etica, la morale e gli archetipi [A171]
[…] Noi, dal canto nostro, vogliamo adesso prospettarvi un punto di osservazione del tutto diverso e svincolato dall’analisi soggettiva dell’individuo, proponendovi di collegare il concetto di etica a quanto abbiamo fin qui detto a proposito degli Archetipi Permanenti.
Strumenti che divengono fini: il denaro, l’organizzazione [A170]
L’uomo ha la tendenza a osservare la realtà a compartimenti stagni, spesso slegati tra di loro, senza riuscire facilmente a trovare il collegamento esistente tra i vari settori di esperienza che si trova a dover sperimentare nel corso della sua permanenza all’interno del piano fisico.
Dall’ambiente cosmico alla vita [A169]
L’influenza dell’Io sul percorso di vita di ogni individuo incarnato è individuabile facilmente grazie a tutte le motivazioni, gli artifici e le argomentazioni che esso riesce a mettere in campo allorché si trova davanti alla possibilità di togliere qualche velo di soggettività dalla propria percezione di se stesso.